CHROME POLIS

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Fotografie di Gianluca Granata 




Pompei fu distrutta a causa dell'eruzione del Vesuvio, avvenuta nel 79 d.C. L'eruzione seppellì la città sottostante sotto una spessa coltre di cenere e lapilli, causando la distruzione e la conservazione della città nello stesso tempo.

A vedere quello che è successo a Pompei mi ricorda un'episodio Biblico famosissimo cioè Sodoma e Gomorra. 

Qui la domanda che mi balza in testa è una:

"Quale fu il peccato di Sodoma e Gomorra? Che scaturri la sua distruzione da parte di Dio?"

Il racconto biblico di Sodoma e Gomorra viene riportato nei capitoli 18 e 19 del Libro della Genesi. Genesi 18 narra di come il Signore e due angeli vennero a parlare con Abramo. Il Signore informò Abramo: "Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave" (Genesi 18:20). I versetti 22-33 riportano come Abramo implorò il Signore d'avere misericordia per Sodoma e Gomorra perché il nipote di Abramo, Lot, e la sua famiglia, vivevano a Sodoma.

Genesi 19 narra di come due angeli, travestiti da uomini, visitarono Sodoma e Gomorra. Lot incontrò gli angeli nella piazza della città e li esortò a rimanere a casa sua. Gli angeli accettarono. La Bibbia in seguito ci informa che: "prima che andassero a coricarsi, gli uomini della città, gli uomini di Sodoma, circondarono la casa, giovani e vecchi l'intera popolazione venuta da ogni dove; chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono gli uomini che sono venuti da te questa notte? Portaceli fuori. affinché li possiamo conoscere!»" (Genesi 19:4-5). Gli angeli, in seguito, accecarono tutti gli uomini di Sodoma e Gomorra ed esortarono Lot e la sua famiglia a fuggire dalle città per sfuggire all'ira di Dio che stava per abbattersi su di loro. Lot e la sua famiglia fuggirono dalla città, e "Allora l'Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno. Così egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti della città […]" (Genesi 19:24-25).

Alla luce del passaggio, la risposta più comune alla domanda "Quale fu il peccato compiuto da Sodoma e Gomorra?" è l'omosessualità. È così che il termine "sodomia" diventò di uso comune per indicare il sesso anale tra due uomini, che sia consensuale o forzato. Chiaramente, l'omosessualità fu parte della ragione per la quale Dio distrusse le due città. Gli uomini di Sodoma e Gomorra volevano stuprare collettivamente i due angeli (che erano travestiti da uomini). Allo stesso tempo, non è biblico dire che l'omosessualità fu l'unica ragione per la quale Dio distrusse Sodoma e Gomorra. Le città di Sodoma e Gomorra sicuramente non si abbandonavano soltanto a quel peccato.

Ezechiele 16:49-50 dichiara: "Ecco, questa fu l'iniquità di tua sorella Sodoma: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane e in una grande indolenza, ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero. Erano altezzose e commettevano abominazioni davanti a me […]" La parola ebrea tradotta con "abominazioni" si riferisce a qualcosa che è moralmente disgustoso ed è la stessa parola usata in Levitico 18:22 per riferirsi all'omosessualità come "abominevole." Allo stesso modo, Giuda 7 dichiara: "Proprio come Sodoma e Gomorra e le città vicine, che come loro si erano abbandonate alla fornicazione e si erano date a perversioni sessuali contro natura." Dunque, ancora una volta, mentre l'omosessualità non era l'unico peccato al quale le città di Sodoma e Gomorra si erano abbandonate, essa sembra comunque essere la ragione principale per la distruzione delle città.

Coloro i quali tentano di spiegare la condanna biblica in modo differente dall'accusa d'omosessualità, sostengono che il peccato di Sodoma e Gomorra fosse l'inospitalità. Gli uomini di Sodoma e Gomorra non erano certamente ospitali. Sicuramente non c'è nulla di più inospitale dello stupro di gruppo. Ma dire che Dio abbia completamente distrutto due città e tutti i loro abitanti per essere stati inospitali, è chiaramente fuori tema. Mentre Sodoma e Gomorra erano colpevoli di molti altri peccati orrendi, l'omosessualità era la ragione per la quale Dio riversò zolfo sulle città, distruggendo completamente esse e tutti i loro abitanti. Fino ad oggi, l'area in cui si trovavano Sodoma e Gomorra rimane una terra desolata. Sodoma e Gomorra fungono da potente esempio di come Dio si senta riguardo il peccato in generale, ed in particolare l'omosessualità.


SODOMA E GOMORRA: L'INIZIO E LA NASCITA DELL'OMOSESSUALITÀ
Scopri l'incredibile e avvincente storia delle leggendarie città di Sodoma e Gomorra. Queste antiche metropoli sono divenute sinonimo di decadimento morale e di conseguente giudizio divino. La distruzione di Sodoma e Gomorra non è solo un evento storico o mitologico, ma un potente simbolo delle pericolose conseguenze della corruzione e della perdita di valori etici.
Attraverso il racconto di Sodoma e Gomorra, impariamo l'importanza dell'ospitalità e del vivere secondo i dettami della giustizia. Sodoma e Gomorra ci insegnano che la cattiveria non rimane impunita e che le azioni negative possono portare a ripercussioni non solo individuali, ma anche collettive.
Unisciti a noi nel viaggio alla scoperta di Sodoma e Gomorra, esplorando il significato profondo e le lezioni morali che queste storie continuano a impartire generazione dopo generazione. Iscriviti al nostro canale per non perderti ulteriori approfondimenti su Sodoma, Gomorra e molti altri temi biblici ricchi di insegnamenti. 



LA TORRE DI BABELE ESISTE? Quello che non ti hanno mai detto di questa storia biblica

Tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole.

La Torre di Babele è un racconto biblico che simboleggia l'orgoglio e l'ambizione dell'umanità. Secondo la storia, la Torre di Babele fu costruita dagli uomini per raggiungere il cielo, un atto di sfida a Dio. 

La narrazione della Torre di Babele si trova nella Genesi, dove viene descritta la grandezza della Torre di Babele e l'intento degli uomini di costruirla come simbolo della loro potenza. Dio, vedendo l'arroganza dietro la costruzione della Torre di Babele, decise di confondere le lingue degli uomini, rendendo impossibile la loro comunicazione. 

Questo evento portò all'abbandono della costruzione della Torre di Babele e alla dispersione degli uomini su tutta la Terra. La Torre di Babele rimane un potente simbolo dell'orgoglio umano e delle conseguenze della sfida all'autorità divina. La storia della Torre di Babele ci insegna che, nonostante gli sforzi umani per raggiungere il divino o per dimostrare la propria grandezza, ci sono limiti che non possono essere superati. 

La Torre di Babele non è solo una struttura fisica, ma rappresenta anche le ambizioni umane e la loro tendenza a superare i limiti imposti.

Genesi 11:1-9
La torre di Babele
1 Or tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. 2 E avvenne che, mentre si spostavano verso sud, essi trovarono una pianura nel paese di Scinar, e vi si stabilirono. 3 E si dissero l'un l'altro: «Orsù, facciamo dei mattoni e cuociamoli col fuoco!». E usarono mattoni invece di pietre e bitume invece di malta. 4 E dissero: «Orsù, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo, e facciamoci un nome, per non essere dispersi sulla faccia di tutta la terra». 5 Ma l'Eterno discese per vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. 6 E l'Eterno disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti la medesima lingua; e questo è quanto essi hanno cominciato a fare; ora nulla impedirà loro di condurre a termine ciò che intendono fare. 7 Orsù, scendiamo laggiù e confondiamo la loro lingua, affinché l'uno non comprenda più il parlare dell'altro». 8 Così l'Eterno li disperse di là sulla faccia di tutta la terra, ed essi cessarono di costruire la città. 9 Perciò a questa fu dato il nome di Babele, perché l'Eterno colà confuse la lingua di tutta la terra, e di là l'Eterno li disperse sulla faccia di tutta la terra.

Come fece a Sodoma e Gomorra così fece a Pompei.

Infatti come possiamo ben vedere è Dio che controlla le forze della natura: "Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha disteso i cieli. Quando emette la sua voce c'è un fragore di acque nel cielo; egli fa salire i vapori dalle estremità della terra, produce i lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi serbatoi" (Geremia 10:12-13). Gesù dimostrò il Suo potere divino sulla natura calmando il mare in tempesta (Matteo 8:26). È anche vero che nel nostro ambiente sono all'opera delle leggi naturali; si tratta di sistemi istituiti da Dio (Genesi 8:22). Dio ha creato il nostro mondo; il peccato umano lo ha danneggiato (Romani 8:19-22). Eppure, Dio tiene ancora il mondo insieme (Colossesi 1:16-17). Quindi se voleva fermare il tutto lo poteva fare ma evidentemente c'era un valido motivo per non farlo e di solito è il non pentimento dell'uomo.

L'artista Gianluca Granata utilizza la tecnica artistica della Policromia (dal greco πολυχρωμία, πολύ = "molto", e χρώμα = "colore") è il termine utilizzato per descrivere l'uso di molti colori 
Per enfatizzare e descrivere meglio la furia di Dio in quei momenti brutti e difficili.



































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